LE ESCURSIONI
?Frequentare l’ambiente alpino utilizzando come mezzo di locomozione solo le proprie gambe, è forse il modo che meglio ci permette di calarci in questa meravigliosa realtà.
Ci sono molti aspetti per questo tipo di frequentazione, dai percorsi eno-gastronomici per gustare piatti e vini tipici delle valli, ai sentieri culturali ad interesse storico e sociale per vivere in prima persona le tradizioni locali, alle gite escursionistiche dedicate alla scoperta della flora e fauna dei boschi o delle praterie alpine, alle camminate per conoscere da vicino il
?meraviglioso mondo dei ghiacciai con i loro segreti, ai trekking lunghi e impegantivi con pernottamenti nei rifugi, ai tracciati tecnici e con taglio più sportivo per poter raggiungere le vette che più ci attirano; comunque si vada, il piacere e la gratificazione che si riescono ad ottenere da questo tipo di attività sono sempre molto forti.
?I TREKKING
Possono durare da due fino a venti giorni. Si svolgono in Italia o all’estero, in montagna o al mare, in rifugi o alberghi e con connotazioni molto varie fra loro. Come per le escursioni le schede ti forniscono tutte le informazioni , però tieni presente che chi partecipa a queste iniziative deve avere una minima base di abitudine a camminare per più giorni. ?Il calendario ti può dire dove andremo mese per mese. I programmi di prowalking ti permettono di accedervi in tutta tranquillità, sicurezza e nel modo che più è consono alle tue caratteristiche personali. ?Le proposte che troverai hanno tutte una piccola scheda di presentazione che potrà farti capire quelle che sono le caratteristiche della gita o del trekking. Viene indicato anche il livello di difficoltà e impegno però se ti dovessero sorgere dei dubbi sull'esatta interpretazione contattaci che ti darermo altre informazioni e qualche piccolo consiglio.
INFORMAZIONI ESCURSIONI
LEGENDA SCHEDE
INTESTAZIONE: semplicemente dove e quando andremo
DIFFICOLTA': vedere sotto la "scala delle difficoltà"
DISLIVELLO: i metri di dislivello in salita dell'escursione
QUOTA MASSIMA: il punto di massima altezza che raggiungeremo
RITROVO: il posto dove ci ritroviamo per partire e l’orario d’incontro
COSTO DELLA GITA: il costo della prestazione professionale della guida NOTE: informazioni specifiche su logistica, costi aggiuntivi, mezzi di trsporto, ecc.
DESCRIZIONE: una breve descrizione delle caratteristiche della gita.
SCALA DELLE DIFFICOLTA'
T = per turisti Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano problemi di orientamento. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.
E = per escursionisti Itinerari che si svolgono su sentieri in genere segnalati, ma di maggior impegno fisico. Si snodano su terreno vario (boschi, pascoli, ghiaioni, ecc..). Sono escursioni che possono svolgersi anche su pendii ripidi, anche con brevi tratti esposti. Questi itinerari richiedono una certa abitudine a camminare in montagna, sia come allenamento che come capacità d'orientamento. Occorre avere un equipaggiamento adeguato. Costituiscono la maggioranza dei percorsi escursionistici che si snodano in montagna.
EE = per escursionisti esperti Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di orientamento e di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano anche in alta quota, su terreno impervio, con tratti esposti, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l'uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, passo sicuro, assenza di vertigini e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati.
EEA = per escursionisti esperti con attrezzatura alpinistica Itinerari che richiedono l'uso di materiale alpinistico (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, ecc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l'equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all'esposizione e ai terreni alpinistici.
EQUIPAGGIAMENTO INDIVIDUALE
Attrezzarsi adeguatamente, per chi si vuole divertire in montagna, è il primo e fondamentale passo per non avere problemi. Va dato un occhio di riguardo alle calzature, rovinarsi il piacere di una gita per vesciche o mal di piedi per uno scarpone scelto male è una cosa da evitare. Per l’abbigliamento un’ottima regola è quella del vestirsi a strati, vale a dire più capi da mettere e togliere secondo le necessità. Sotto sono elencati alcuni consigli sull’attrezzatura individuale.
- Calzature: le scarpe basse da trekking vanno bene se facciamo escursioni turistiche (vedi scala delle difficoltà), ma se pensiamo di partecipare a escursioni un po’ più impegnative la calzatura ideale è lo scarpone (o scarponcino) sopra la caviglia e con suola in Vibram o similare. L’utilizzo di uno scarpone nuovo specialmente se si deve affrontare una lunga escursione è da sconsigliare, andrebbe provato prima su brevi tratti.
- Attenzione alle calze: in commercio ci sono ormai da anni modelli appositamente studiati per le camminate che si comportano egregiamente e aiutano a non creare problemi di vesciche.
- Giacca: ideali quelle impermeabili, antivento e traspiranti poco voluminose; è lo strato esterno. La mantella ha alcuni problemini: non traspira, alcune volte non permette di vedere dove metti i piedi e se c’è anche vento fa effetto bandiera.
- Pile: ne esistono molti modelli, quelli a giubbino con taglio abbastanza aderente sono i più funzionali. L’ideale è averne uno abbastanza pesante ed eventualmente uno più leggero o gillet senza maniche.
- Maglietta: comode quelle in materiale tecnico, molto traspiranti e che asciugano rapidamente, mentre quelle in cotone hanno le caratteristiche opposte. E’ bene averne una di ricambio nello zaino. Pantaloni: meglio quelli lunghi e anche in questo caso, come per le magliette, è da preferire il materiale tecnico. Se indossi i pantaloni corti prevedi di portare un paio lunghi nello zaino.
- Zaino: per le gite giornaliere va bene di circa 30 litri mentre per quelle di più giorni la capacità deve essere di circa 50-60 litri. Portare sempre il coprizaino.
- Da avere sempre: guanti, cappello da sole, cappello per il freddo, occhiali da sole, crema solare protettiva, stick per labbra.
- Bastoncini telescopici: aiutano a scaricare il peso di circa il 30% e possono servire in alcuni frangenti (per esempio l’attraversamento di un nevaio).
ALIMENTAZIONE E ALLENAMENTO
L'alimentazione nel corso dell'escursione è molto importante in quanto il consumo energetico della camminata richiede la "benzina" adatta al momento giusto. Tenendo presente che i gusti sono strettamente personali è obbligatorio ricordare che sono però i carboidrati il carburante ideale per la nostra attività, non è quindi opportuno assumere alimenti ricchi di grassi e proteine. Ci sono ormai da parecchio tempo in commercio delle barrette energetiche che contengono tutto quello che serve e sono sicuramente molto più gestibili (sia per peso che per ingombro) che non panini o frutta e dolci; hanno però il problema che non soddisfano il palato e non danno il senso di sazietà. Il discorso diventa quindi molto soggettivo. Per chi non può fare a meno dei pasti classici le indicazioni seguenti possono aiutare: per le piccole soste durante il cammino vanno bene frutta disidratata, crostatine di frutta, biscotti o crackers, mentre per il pranzo panini con ripieno facilmente digeribile come prosciutto crudo, speck, bresaola. Meglio evitare salame e formaggi ricchi di grassi. Tra i dolci sono più indicati la classica crostata oppure cioccolato fondente. Gli sforzi prolungati del cammino provocano un aumento della sudorazione e degli atti respiratori con conseguente notevole perdita di acqua e sali minerali che devono essere reintegrati al più presto. Risulta quindi necessario bere in abbondanza e frequentemente, preferibilmente acqua con l'aggiunta di qualche reintegratore salino. In inverno è utile avere con se un thermos con bevande calde. L’allenamento di cui disponiamo è la variabile che ci permette di trarre il massimo piacere dalla gita oppure di concluderla con la sensazione dominante di estrema fatica. Tenendo presente che la salute dipende in buona parte dall’attività fisica che svolgiamo e che i tempi che ognuno può dedicare all’allenamento sono molto variabili e soggettivi, con alcuni semplici suggerimenti possiamo stare meglio e arrivare più preparati all'appuntamento con l'escursione.
- Fare esercizi di stretching, bastano pochi minuti e spazio limitato.
- Cercare di camminare il più possibile e con passo sostenuto.
- Quando si riesce non utilizzare l’auto e l’ascensore.
- Per chi può, andare in palestra e preferire le attività aerobiche.
- Praticare il Nordic Walking, si può fare anche in città basta un piccolo parco.
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